DOMENICA 22 FEBBRAIO 2009

PRIMA GITA CTBK 2009 - DIGA VALTIDONE

 

Sono la 10,30 in punto; un pallido sole tenta, con poche speranze per la verità, di scaldare questa mattinata. Al parcheggio del Vanilla Caffè di Castiraga Vidardo una Kawasaki 750s è già in attesa del gruppo che, di lì a poco, avrebbe svegliato la zona con possenti ruggiti di enormi motori pluricilindro scalpitanti, esuberanti, pronti a mordere la strada.

La mia Street ha già il pieno, ma per me ci vuole una buona dose di caffeina per riprendermi nonostante, per l’emozione, sia pronto e vestito dalle 7.

 

Quattro chiacchere da buoni amici, fatte le presentazioni di rito, un breve conto di chi non si sarebbe presentato, e con voce tonante si richiama il presidente per dare il via a quella che diventerà la mia prima vera uscita in un motoclub.

IL MOTOCLUB CTBK.

 

Amici di nuova e vecchia data, tutti uniti in una solidale amicizia dettata dalla passione per le due ruote, supersportive o naked, turismo o enduro. Il tempo di qualche semaforo e già si evidenzia l’esperienza di guida dei più smaliziati; solo l’accortezza e la cura per chi è meno esperto mi salva dalla vergogna e raggiungo il gruppo. Ma è quando la strada che comincia a dettare le sue leggi, che si vede la differenza; uomini e mezzi si fondono in unico essere dando vita al castigatore delle statale 412: il centauro. La figura mitologica dei giorni che furono, dalla tuta usurata, con le cicatrici delle tante battaglie; curva dopo curva, piega dopo piega, leva...

 

La carreggiata è a tratti pessima con grossi avvallamenti e profonde voragini create dalle recenti ed intense nevicate, il manto stradale si sbriciola al transito delle grosse gomme posteriori scagliando  sassi al pilota che segue, ma il motociclista non si ferma mai. (ad esclusione del buon Ciccio che mi è stato dietro tutto il tempo per rassicurarmi e farmi forza).

Quarantacinque minuti, questo il tempo impiegato, di alta scuola di guida per arrivare a riposare il polso destro un po’ arrugginito dall’inverno dei 21 presenti, al ristorante I 4 venti alla diga di Nibbiano (PC).

 

Rifocillati, rigenerati e riposati, prima che Morfeo possa prendere il sopravvento, si riparte verso casa (proprio così perché qualcuno vorrebbe comperare casa nelle immediate vicinanze del Vanilla, per essere pronto ad ogni emergenza giretto).

Di nuovo caffeina, nicotina…non l’altra cosa che vi sta venendo in mente, non si può fare su due ruote, e via verso nuove avventure, nuove mete, nuovi orizzonti da scoprire e limiti da superare.

 

 Aldo

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